NON SI PUÒ RESTARE INDIFFERENTI ALLA STORIA DI OHRID. È SUFFICIENTE GUSTARSI IL GIRO TURISTICO DELLA CITTÀ VECCHIA PER RENDERSI CONTO DELLA SUA INCREDIBILE RICCHEZZA CULTURALE.
Il giro turistico cittadino, ben segnalato e piacevole da percorrere, è d’obbligo a Ohrid. Partenza dalla Porta Superiore della città vecchia, a pochi passi dal magnifico
anfiteatro classico, utilizzato, in epoca romana, come arena per i combattimenti dei gladiatori. Oggi è sede dei principali eventi culturali della città.
Risalite il promontorio su cui si erge il
Castello dello Zar Samuele. Dalle sue alte mura e dai suoi bastioni si può ammirare lo splendido panorama del lago, in particolar modo nel pomeriggio inoltrato, quando il tramontare del sole dietro le montagne crea spettacolari giochi di luce.
Attraverso un sentiero che si addentra nella pineta, si raggiungono gli
scavi archeologici del IV Secolo e la chiesa di
Sveti Kliment i Pantelejmon, o Plaošnik, al cui interno sono custodite le reliquie di san Clemente, santo patrono della Repubblica di Macedonia e della Chiesa ortodossa macedone. Poco oltre, a picco sul lago, la splendida
Chiesa di Sveti Jovan Kaneo, simbolo di Ohrid e vera e propria “cartolina” dell’intera Macedonia. L’impianto originale risale al XIII secolo e per centinaia di anni ha ospitato i monaci ortodossi in meditazione.
Rientrate in Ohrid attraverso la passeggiata sul lago e raggiungete la
Cattedrale di Sveta Sofija, realizzata nell’XI secolo secondo gli stilemi della Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli. Splendidi gli affreschi interni, come eccellente è l’acustica, tanto da rendere la chiesa sede di importanti concerti di musica classica.
Poco oltre, la
Chiesa di Sveti Kliment, oggi ribattezzata Sveta Bogorodica Perivlepta, splendidamente affrescata in stile bizantino. All’interno del complesso, il
Museo delle Icone, che ospita veri gioielli dell’iconografia, datati tra l’XI e il XIX secolo. Ridiscendete verso il centro della città vecchia per visitare il
Museo Nazionale (con due collezioni, una archeologica e una etnografica), ospitato in un tipico esempio di architettura macedone ottocentesca.
Vale poi la pena spostarsi (con le comode navette oppure in taxi) fino alla
Baia di Bones, lungo la costa di Gradište, ad una decina di chilometri da Ohrid, per visitare il museo archeologico allestito in ricostruzioni di capanne su palafitte del Neolitico. Continuando verso sud, ad una trentina di chilometri da Ohrid, praticamente al confine con l’Albania, il
Monastero di Sveti Naum, luogo dalla misticità unica.